
Carlotto Liquori: quando la mitteleuropa incontra la creatività italiana
Il rapporto tra Tipografia Unione e Carlotto Liquori è nato con la complicità di lontane, comuni origini istriane. Il logo di Carlotto riporta ancora lo stemma di famiglia, un’aquila bicipite che rimanda a secoli di storia e civiltà differenti. Si pensi alla romana e alla bizantina, ma soprattutto all’Impero Asburgico e alla mitteleuropa. In quest’ultima affonda la propria tradizione nei settori della pasticceria e liquoristica l’azienda Carlotto, in origine Potepan. Anton Potepan, infatti, innamoratosi del nostro paese decise di trasferirsi in Veneto, per la precisione a Valdagno. Nella nostra regione avviò così la sua impresa agli inizi dell’Ottocento. Nel tempo la ditta Carlotto si è fatta apprezzare in particolare per il rosolio, ottenuto dall’essenza dell’olio di rosa bulgara. Altri suoi liquori risultano ideali per accompagnare i dessert, oppure come ingredienti base nell’ambito della pasticceria.
Spesso, le nuove tecnologie ed il contesto sempre mutevole del mercato inducono a sottovalutare il valore dei simboli e della tradizione. Eppure, è sulle sue radici culturali e antiche ricette che Carlotto Liquori ha fondato il proprio successo, insieme alla qualità dei suoi prodotti.

Carlotto Liquori, alcune etichette realizzate da Tipografia Unione.
E tutto quello che Carlotto Liquori chiedeva era la tutela della propria tradizione e storia
L’impegno di Tipografia Unione è stato quello di produrre con la massima qualità le etichette con il marchio Carlotto, da quella per l’Amaretto a quella del Cherry, passando per il citato Rosolio e l’Amaro ‘900. In altre parole si è puntato a realizzare etichette capaci di resistere nel tempo senza deteriorarsi. Infine, si è voluto esaltare la grafica sobria ed elegante o, al contrario, decorativa e che richiama il periodo dell’Art Nouveau.